STRESS E ACUFENI

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ACUFENI

Il termine ACUFENE indica la sensazione soggettiva di udire un rumore in una o in entrambe le orecchie, non collegabile a sorgenti esterne. Può sembrare simile ad un fischio, al suono di una campana, ad un motore in funzione o all’acqua che scorre. Il rumore può essere costante o occasionale , può variare in intensità e timbro , può insorgere in modo acuto o graduale ed avere un andamento a rapida risoluzione o tendere alla cronicizzazione. Spesso è associato a diminuzione dell’udito ( ipoacusia ), ma talvolta anche ad una percezione eccessiva di suoni e di rumori ( iperacusia ). Gli acufeni creano un vero e proprio stato invalidante, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, coinvolgendo sia la sfera emotiva, sia la vita di relazione, sia il sonno, sia la capacità lavorativa.

Da un punto di vista biomedico l’acufene viene attribuito a cause interne all’orecchio (tappo di cerume, otiti, labirintiti, malattia di Ménière, otosclerosi, traumi dell’orecchio, tumori cerebrali e del sistema uditivo… ) o a cause esterne (anemia, disturbi circolatori, malattie metaboliche, intossicazioni… ).


La Medicina Tradizionale Cinese, descrive l’acufene come “ un vento interno che evolve verso la testa ” le cui cause possono essere riconducibili o ad un Eccesso di fattore patogeno nelle orecchie , oppure ad un Deficit dell’energia funzionale del Rene (Jing) o dell’energia in genere (Qi) o del sangue (Xue).


Sempre secondo la Medicina Tradizionale Cinese i Reni , il Cuore ed i Polmoni sono i tre principali organi interni che influenzano le orecchie e l’udito: nello specifico i Reni nutrono le orecchie e promuovono l’udito: ” I Reni si aprono nelle orecchie; se i Reni sono sani, le orecchie possono sentire i cinque suoni ” (Ling Shu Jing Capitolo 17); il Cuore controlla l’udito e le orecchie semplicemente perché lo Shen controlla e coordina tutti gli organi di senso; i Polmoni influenzano le orecchie, poiché sono la dimora del Po (anima corporea) che attiva tutti i sensi e gli orifizi dei sensi. Perciò se il Jing di Rene, come succede in età avanzata, diminuisce, non riuscendo più a raggiungere e nutrire le orecchie, possono insorgere acufeni e/o sordità.


Ai fini di una corretta diagnosi gli acufeni ad insorgenza improvvisa e suono forte sono da Eccesso e sono inoltre aggravati dalla pressione della mano sull’orecchio mentre gli acufeni ad insorgenza graduale e suono debole sono da Deficit e, al contrario, migliorano con la pressione. Si valuteranno dunque l’ esordio (repentino o lento), il picco (alto o basso), la durata (giorni, mesi, anni), la reazione alla pressione esercitata dalla mano che si appoggia sull’orecchio (miglioramento o peggioramento) in fine risulta molto importante considerare i segni e i sintomi associati che configurano e completano il quadro clinico del singolo paziente.


Anche secondo la Medicina Tradizionale Cinese, gli acufeni sono un disturbo non semplice da trattare. In linea di massima, i risultati migliori si conseguono in situazioni di recente comparsa e nei soggetti più giovani.

L’esperienza personale mi porta a consigliare di cominciare il trattamento con due sedute alla settimana per 2 o 3 settimane e passare quindi ad una seduta alla settimana per 5 o 6 settimane. Se nell’arco del percorso terapeutico si cominciano ad ottenere dei risultati soddisfacenti, può essere utile allungare la distanza tra una seduta e la successiva. In ogni caso è fondamentale che i trattamenti siano effettuati con regolarità.

Nella mia esperienza solo in una percentuale del 30-35% di pazienti trattati ho riscontrato la completa scomparsa del disturbo. Nei restanti casi si è conseguita una riduzione dell’intensità dello stesso che ha indotto comunque un sensibile miglioramento della qualità della vita.

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